Due mesi: ogni anno una madre lavoratrice, rispetto a un padre lavoratore, passa due mesi in più a prendersi cura della famiglia, mentre lui legge, studia, va in palestra, prende una birra con gli amici, fa gli straordinari, gioca a calcetto col capo da cui dipende la sua promozione. Uno squilibrio così sfacciato viene solitamente accettato perché la nostra cultura collettiva si basa su una semplice equazione: donna uguale cura. Un'equazione sbagliata.
Partecipanti:
Con Alessandra Minello (Università di Padova) e Tommaso Nannicini (Istituto Universitario Europeo) discutono del libro Elisabetta De Cao (Università di Bologna) e Natalia Montinari (Università di Bologna); introduce e modera Elena Argentesi (Università di Bologna).
A cura di:
ARPAC-Biblioteca di discipline economico-aziendali "Walter Bigiavi"
In collaborazione con:
Dipartimento di Scienze Economiche